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Giovane, laureata e social ecco che la donna s’è destra

16 Giu 2022

Giovane, laureata e social ecco che la donna s’è destra

La donna s’è destra? Perché mentre la sinistra esulta per l’elezione del venticinquenne sindaco di Lodi e Repubblica molto meno giustamente randella Giorgia Meloni con un brutto articolo titolato «leader della destra trash», si scopre che alla base del successo di Fratelli d’Italia c’è forse l’avanzata di un bel gruppo di giovani amazzoni. Come Stefania Bonfiglio (nella foto) capolista ed eletta a Magenta.

E se fosse che la donna s’è destra? Perché mentre la sinistra esulta (e giustamente) per l’elezione di Andrea Furegato, il giovanissimo venticinquenne sindaco di Lodi e Repubblica molto meno giustamente randella Giorgia Meloni con un brutto articolo titolato «leader della destra trash» farcito dei peggiori stereotipi, compreso il body shaming
che la definisce con cattivo gusto «non troppo bella e neppure brutta» che nel caso di una politica non si vede cosa c’entri, a urne scrutinate si scopre che alla base del successo di Fratelli d’Italia anche in Lombardia c’è forse anche l’avanzata di un bel gruppo di giovani amazzoni. E se già, alla faccia di una sinistra che resta piuttosto maschilista nelle candidature, una coordinatrice regionale donna come Daniela Santanché, una deputata di lungo corso come Paola Frassinetti e una brava e stimata professionista sbarcata in Comune come Chiara Valcepina hanno aperto la strada, ad affacciarsi alla politica puntando a diventare classe politica, sono ora delle giovani che reclamano spazio. Quasi sempre laureate, con già una buona gavetta nei consigli di zona o in Comuni più piccoli, abilissime nel maneggiare i profili social e la comunicazione, tutto appaiono fuorché lo stereotipato modello in cui la sinistra vorrebbe rinchiuderle. A far da guida, in una prima rapida ricognizione, può essere utile un illuminante post comparso nei profili social di Stefania Accosa, una che a suon di preferenze si è guadagnata nello scorso turno elettorale la prestigiosa carica di vice sindaco a Peschiera Borromeo. «Quando mi parlano di quote rosa guardo a Fratelli d’Italia dove possiamo vantare davvero grandi donne che non hanno avuto bisogno delle quote per emergere» è la premessa a un elenco di colleghe reduci dal successo di domenica. A cominciare da Serena Mazza dirigente di Gioventù nazionale, «tanta gavetta alle spalle» e oggi presidente di circolo a Melegnano dove Vito Bellomo ha fatto tris chiudendo la partita già al primo turno. Già capogruppo e domenica capolista e prima per preferenze a Magenta è Stefania Bonfiglio, dove FdI ha triplicato i voti. Attesa dal ballottaggio ad Abbiategrasso è invece Fe-
derica Bolciaghi che nel profilo social ringrazia gli elettori e tra le sue foto si trova quella con il nonno alpino. Capolista a Lodi era Giulia Baggi: il centrodestra ha perso ma Meloni ha addirittura quadruplicato i voti e ora a lei che nel curriculum gli studi in Scienze internazionali e Istituzioni europee alla Statale di Milano, toccherà il duro lavoro di opposizione sui banchi del consiglio.

Una laurea in Giurisprudenza e già il consiglio Comunale di Muggiò, a Monza per appoggiare Dario Allevi era candidata Ilaria Adamo che alla fine è risultata la donna più votata di Fratelli d’Italia e quarta in lista. «Vi chiedo l’ultimo sforzo – scrive ringraziando gli elettori per le sue 280 preferenze personali – il 26 giugno tutti a votare per Dario Allevi sindaco di Monza».

Qui l’articolo originale:

06.16.2022 [Il Giornale Milano] Giovane e social, la donna s’è destra